L’associazione Borgo Piave ETC aps, in occasione della mostra
diffusa dal titolo “Dolomites - Cultura, Patrimonio, Comunità”, apre
le porte di Palazzo Secco - Museo Maschere Dolomitiche di
Gianluigi Secco di Borgo Piave anche sabato 27 luglio e 3 agosto
dalle 10 alle 12 e dalle 15.00 alle 17.
All’interno si trova un patrimonio legato ai riti e tradizioni dei
carnevali dolomitici che negli ultimi anni non era più stato
possibile apprezzare e che ora trova una nuova casa presso l’ex
porto fluviale della Città di Belluno dove ha preso forma proprio
parte del materiale come i manichini e le tavole di Nevyjel.
La collezione comprende 16 manichini ad altezza naturale, 14
opere di Franco Fiabane, 8 di Claudio Nevyjel, una di Olga Riva
Piller e 4 di Vico Calabrò oltre ad una trentina di volti lignei di
Pietro De Martin e Beppino Lorenzet; tutto materiale creato e
raccolto da Gianni Secco (dei Belumat) ed esposto da fine anni
‘80 in varie città Europa per poi tornare nel luogo dove tutto ha
preso forma ovvero Borgo Piave.
L’intento dell’associazione che ha preso in carico il patrimonio è di
creare degli spazi espositivi che non siano una sorta di archivio o magazzino polveroso ma qualcosa di dinamico, vivo, attuale che aiuti le persone a comprendere i valori culturali, le tradizioni, le pratiche e i modi di vivere delle popolazioni dolomitiche tramandando la conoscenza, ereditata dalle generazioni passate, alle generazioni che verranno per comprendere il presente e per modellare il futuro.
Vuol essere anche un polo culturale nella città capoluogo che sia un assaggio dei carnevali e spinga poi i visitatori ad andare nelle vallate ad approfondire.
Tutto ciò grazie ad un lavoro svolto in questi mesi di salvaguardia, restauro e valorizzazione del patrimonio materiale e culturale del carnevale di Gianni Secco.
Ingresso libero e possibilità di visitare negli stessi orari anche la mostra “Cortina d'Ampezzo e la sua cooperativa - 130 anni di storia” da Rosalina e la mostra “Serie Unica - Craft Design Made in Veneto” nel piano nobile di Palazzo Doglioni.
Per l’occasione verranno anche esposti all’esterno del palazzo dei drappi in damascato fissati su dei pali posti proprio sui becchi di pellicano, dei ferri presenti sulla facciata, che a Venezia venivano usati in periodi di festa per esporre stoffe e tessuti orientali delle ricche famiglie i cui palazzi affacciavano sul Canal Grande.